Il colore della verità

La verità o è bianca o è nera. Non ci sono mezzi toni, mezze misure, frasi dette a metà. Le sfumature le mettiamo noi, quando non ce la facciamo a sopportare il bagliore accecante, quando abbiamo bisogno di alleggerire la pesantezza dell’oscurità. E lo facciamo perché è troppo faticoso accettare che qualcosa non sia come noi la desideriamo, che la verità sia diversa da quella che ci lascia in una situazione di comodo. Lasciamo sempre che il fiume esca dagli argini, senza immaginare che quel lento divagare di fantasie e di emozioni possa fare danni irreparabili.

La verità o è bianca o è nera. Il grigio ce lo mettiamo noi quando non siamo in grado di inquadrare una persona, un messaggio, un desiderio. Dipingiamo la realtà dei fatti di un colore che sta nel mezzo, solo per poterci trastullare nel dubbio, aspettando che un giorno le cose diventino o bianche o nere. Perché così funziona. Il chiaro- scuro lo apprezziamo solo fino ad un certo punto, arriva il momento in cui tutto deve essere delineato. Non si possono ingrigire le emozioni, le persone, la vita.

Lo sanno anche coloro che guardano con diffidenza le persone come me, quelle per le quali non esistono nemmeno le mezze stagioni!

Siamo sinceri, nessuno vuole stare nel mezzo. Non ci piace non sapere come vestirci, come comportarci, cosa aspettarci dagli altri e da noi stessi. Prima o poi ci stanchiamo dell’incertezza e abbiamo bisogno di sapere se pioverà o splenderà il sole, se siete con noi o contro di noi, se volete camminare al nostro fianco o voltarci le spalle… O dentro o fuori insomma.

Prima o poi una posizione la si prende, è solo questione di tempo. Prima o poi o si è bianchi o si è neri.

 

~Chiara

Questione di fiducia

Un famoso detto sostiene che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Il problema più grande sorge nel momento in cui la persona di cui non ci possiamo fidare assolutamente siamo noi stessi. Possiamo metterci tutto l’impegno possibile per tenere in “ordine” la nostra esistenza, ma basterà un solo istante di distrazione per mettere a soqquadro ore, giorni, settimane di pesante “pulizia”.

Il tutto per cosa? Impulsività, masochismo, ingenuità, noia? In realtà poco importa, perché a questo punto possiamo solo leccarci le ferite, indipendentemente da ciò che le ha provocate. E se proprio non possiamo fare a meno di additare qualcuno come il “cattivo” della situazione o  trovare un capro espiatorio sul quale avventarci.. beh faremmo bene a metterci a quattrocchi con noi stessi davanti allo specchio o se proprio, prenderci un aperitivo tutti insieme… portate anche il vostro “cattivo” … più si è meglio è!

~Chiara

Cuore difettoso

Lo dovrebbero scrivere a caratteri cubitali: L’AMORE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE!

Dovrebbero dotare ogni cuore di un maledetto libretto delle istruzioni:
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI NON ESPERTI.
MANEGGIARE CON CURA.
NON DISPERDERE A VANVERA.
PUO’ PROVOCARE REAZIONI INDESIDERATE.

Il mio cuore e il mio cervello implorano tregua ed io non riesco a dar loro pace. Saranno le ore insonni della notte scorsa, ma io quel maledetto interruttore non riesco a trovarlo. Eppure sono certa che esista, dettagliatamente descritto a pagina 1 delle condizioni d’uso.
-“Come faccio ad esserne così convinta? Beh! Dove scrivereste un’informazione così importante se non in prima pagina?”-
Non so nemmeno da dove provenga tutto questo rumore… se dal petto o dalla mente…
A questo punto qualcuno giustamente si chiederà perché io non abbia ancora eseguito queste elementari istruzioni…

-“C’è un solo piccolo problema”- rispondo io -“… si chiama cuore difettoso!”-

~Chiara